Storia

Costruita tra la fine del '700 e i primi dell''800 e acquistata nel 1906 da Davide Bolaffio, benestante commerciante di vini d'antica famiglia goriziana, la Beliconda venne allora a far parte degli ampi possedimenti di cui la famiglia era proprietaria soprattutto nella zona del Collio goriziano, oggi sede di prestigiose aziende vitivinicole.





A Fiumicello la famiglia possedeva anche un'altra casa colonica dello stesso tipo, con annessi terreni, nel borgo della Pizzacca. La Beliconda in particolare, che durante la prima Guerra Mondiale fu anche ospedale militare, fu a lungo abitata dai mezzadri che ne curavano i terreni e venne utilizzata soprattutto dal figlio di Davide, Carlo, di professione medico, e dalla sua famiglia, per dei periodi di villeggiatura nella stagione estiva, oltre a costituire un'utile fonte di sostentamento durante i due periodi bellici grazie ai suoi prodotti agricoli.



Nel 1951, venuto a mancare Carlo, la Beliconda passò ai tre figli Giulio, anch'egli medico, Marino, ingegnere e piccolo editore per passione, e Liana , ma tra i tre fu Marino a rilevare in trent'anni le proprietà indivise dei fratelli, trascorrendo alla Beliconda tutte le estati e lasciandola alla sua morte, avvenuta nel 1996, alle due figlie Giovanna, laureata in lettere classiche e in psicologia, e Raffaella, illustratrice di libri per l'infanzia, ed alla moglie.
Proprio noi due, Giovanna e Raffaella, assieme a nostra madre, dopo aver trascorso alla Beliconda tutte le estati, abbiamo deciso nel 2004 di trasferirci da Trieste, dove abbiamo sempre vissuto, alla Beliconda, con la speranza di realizzare il nostro sogno di sempre, quello di poter abitare stabilmente nella nostra casa di campagna, alla quale siamo profondamente affezionate e nella quale abbiamo trascorso i periodi più belli della nostra infanzia.